Un'infanzia da country girl
Come una tipica "country girl" dell'immaginario popolare, Betty Mae Page nasce in una cittadina di provincia del Tennessee sognando la grande città ed una carriera da attrice. Dopo un'infanzia trascorsa principalmente in orfanotrofio e in scuole cattoliche dove si dimostrò una valida studentessa, a neanche vent'anni Betty si trasferisce a New York per studiare recitazione con serietà ed impegno. Si trova tuttavia costretta a pagare gli studi con dei lavori saltuari come segretaria o impiegata in mobilifici. Negli anni Cinquanta ottiene i primi ruoli cinematografici in alcune commedie di scarso successo e così alla carriera di attrice comincia ad affiancare quella di fotomodella.

Un corpo per il peccato
Un atteggiamento spregiudicato ed un rapporto piuttosto disinibito con il suo corpo le consentono di posare più che spesso nuda e di diventare in breve tempo una delle più famose pin-up delle riviste per soli uomini. Il sorriso sbarazzino ed una frangia corvina sono molto richieste anche per sedute fotografiche di tema bondage e sadomaso, nei confronti dei quali Betty (ormai divenuta Bettie) Page si pone con un atteggiamento provocatorio ma assolutamente incosciente. Nonostante nelle sue pose mantenga sempre un sorriso candido ed innocente, nel mondo delle pin-up incarna la tipica mora fatale e predatrice, versione più sexy ed ammiccante della dark lady dei film noir. Uno stile ed un atteggiamento che non mancano di attirare lo sguardo di Hugh Hefner, grazie al quale intraprende un biennio di stretta collaborazione con Playboy. Alla base di questo passaggio fondamentale per la sua carriera e per la sua amicizia con il magnate dell'erotismo patinato vi sono alcuni dei suoi scatti più famosi: la serie "Regina della giungla", nella quale Bettie viene ritratta in un parco naturale della Florida dall'altrettanto famosa ex-modella Bunny Yeager in biancheria intima leopardata. La continuata collaborazione con Playboy (all'epoca ancora una rivista esordiente) e l'amicizia con Hefner le garantiranno l'adeguato sostegno economico e la tireranno in più occasioni fuori da guai finanziari.

Una seconda giovinezza commerciale
Con la fine degli anni Cinquanta, Bettie Page decide di abbandonare il mondo delle pose fotografiche e di dedicarsi totalmente ad un impegno umanitario di ordine religioso. Con una carriera di attrice sostanzialmente fallimentare (ha preso parte a poche produzioni e si è sempre rifiutata di passare alla pornografia) ed un successo fotografico durato meno di un decennio, Bettie Page avrebbe potuto tranquillamente restare una di quelle anonime pin-up ricordate unicamente come bellezze da cartolina, se solo gli anni Settanta e le mode del vintage e del revival non avessero ripescato le sue famose fotografie rendendole oggetto di un vero e proprio culto iconografico. Vent'anni dopo, e con una rivoluzione sessuale a fare da spartiacque, il nome e soprattutto il corpo della giovane Bettie Page trovano su libri e riviste una seconda vita. Quelle morbide curve, quella frangia ondulata e l'atteggiamento spregiudicato assurgono a simbolo di tutta un'era e di un mondo delle pin-up, delle quali Bettie incarna la fantasia più provocante e dominatrice. Di questa nuova giovinezza, Bettie Page si serve per fondare una sorta di piccolo circuito commerciale fatto di gadget, merchandising, ed autorizzazioni al riutilizzo del nome e dell'"icona" per fumetti e letteratura underground. Il tutto però sempre osservto dalla giusta distanza. Nonostante, infatti, il suo nome appaia continuamente come un brand di "qualità" su tutti i prodotti, gli eventi e le iniziative legate a bondage ed iconografia sadomaso, e che la sua immagine sia di diretta ispirazione per molte starlette contemporanee (come Bernie Dexter e Dita Von Teese), dopo gli anni Sessanta non vi sono più apparizioni ufficiali da parte della vera Bettie Page, che ha sempre dichiarato di voler conservare nella memoria di tutti i numerosi affezionati l'immagine dell'era pin-up.

Gli ultimi anni di vita
Dopo due biopic (Bettie Page: Dark Angel e The Notorious Bettie Page, in cui l'icona viene interpretata rispettivamente da Paige Richards e da Gretchen Mol) e innumerevoli biografie ufficiali e non ufficiali, nel dicembre 2008 Betty Mae Page viene ricoverata per una violenta forma di polmonite in un ospedale di Los Angeles, dove muore all'età di 85 anni in seguito ad alcune complicazioni cardiache.