Giovane promessa del cinema australiano, Sophie Lowe nasce a Sheffield, in Gran Bretagna, il 5 giugno 1990. A dieci anni si trasferisce con la famiglia in Australia. Inizialmente si interessa alla moda e alla danza, passione, quest'ultima, che la spinge a iscriversi alla McDonald School of Performing Arts di Sydney. A scuola trova, però, la sua strada nella recitazione. Debutta a sedici anni nella produzione scolastica di un musical e mette alla prova le sue doti interpretative in cortometraggi e spot televisivi, prima di diplomarsi nel 2008. Esordisce sul piccolo schermo nel 2005, con un piccolo ruolo nella serie tv Backyard Science, ma è nel 2009 che ottiene la prima parte cinematografica, per di più da coprotagonista: è Kate in Beautiful Kate dell'australiana Rachel Ward, dramma familiare incentrato su uno scrittore che ritorna nella vecchia casa di famiglia, per accudire il padre ormai vicino alla morte. Il ritorno fa riemergere i ricordi legati alla sua infanzia e al rapporto con la sorella gemella Kate, riportando a galla un torbido passato familiare. Elogiata dalla critica, Lowe riceve una nomination agli Australian Film Institute Awards come migliore attrice protagonista.

I progetti successivi al fortunato esordio
Questo fortunato esordio cinematografico è un ottimo trampolino di lancio per la carriera della giovane Lowe, che prosegue a vale spiegate, tra serie tv (All Saints, 2009, e Satisfaction, 2010) e cinema. Nel 2009 la vediamo in Blessed di Ana Kokkinos, film sulla profondità dell'amore tra madre e figlio, dramma che intreccia le disavventure di sette bambini perduti che vagano per le strade di Melbourne per un giorno e una notte, mentre le madri attendono con ansia il loro ritorno a casa. Nel 2010 è una delle protagoniste del thriller drammatico di Michael Henry Blame, incentrato su un gruppo di cinque giovani mascherati che assaltano un insegnante di musica nella sua casa isolata, perché lo ritengono responsabile della morte di una loro amica, con cui l'uomo ha avuto una relazione. Nel 2011 l'attrice è nel cast fisso della serie tv The Slap, basata sul pluripremiato romanzo "Lo schiaffo" dello scrittore australiano Christos Tsiolkas, che racconta le ripercussioni devastanti di un singolo evento - lo schiaffo dato durante un barbecue da un uomo esasperato a un bambino irrequieto - su un gruppo di amici e parenti, esaminando i costumi e la morale della vita borghese contemporanea. Qui Lowe interpreta Connie, un'orfana di 17 anni, impulsiva e spregiudicata, che vive con la zia e intrattiene una relazione sessuale con il protagonista Hector, un uomo più grande di lei, sposato e con figli.

I lavori fuori dall'Australia
Nel 2013 le sirene americane spingono l'attrice fuori dall'Australia. È, infatti, una delle protagoniste della coproduzione Indonesia-Usa di The Philosophers, thriller psicologico diretto da John Huddles. In una scuola di Jakarta, un brillante ma misterioso professore di filosofia sfida la sua classe con un esperimento finalizzato a ottenere i requisiti per la laurea: utilizzando il solo potere della logica, dovranno scegliere chi tra loro sarebbe degno di un posto in un rifugio sotterraneo costruito per resistere a un'apocalisse nucleare. Costretti a prendere una decisione così ardua, i laureandi scatenano un meccanismo in cui a regnare è l'istinto di sopravvivenza e dove l'omicidio, l'inganno, il sesso e il tradimento diventano la norma. Sempre nel 2013 Lowe incarna un personaggio secondario del film scandalo di Anne Fontaine, Two Mothers, una storia d'amore non convenzionale e provocatoria - che ha diviso il pubblico del Sundance Festival - interpretata da Naomi Watts e Robin Wright, migliori amiche che si innamorano ciascuna del figlio dell'altra. Nello stesso anno l'attrice viene scelta per il ruolo di Alice nella serie tv americana, trasmessa dalla Abc, Once Upon a Time in Wonderland, spin-off di Once Upon a Time, ispirato al celebre "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carroll.