Conosciuto come uno dei caratteristi cinesi più presenti nelle pellicole accanto al pestifero Bruce Lee, James Tien non è mai stato esagitato come il compagno di set, ma mostrava che nel combattimento con armi marziali, la parte più importante era la dottrina e la filosofia, e quindi anche la mente, imponendosi così come il capostipite di tutti quei personaggi che erano maestri di discipline di lotta orientale.
Dopo aver frequentato la stessa scuola di recitazione, l'Opéra di Pechino, dell'attrice Angela Mao (che era nella sua stessa classe), James Tien entra nel mondo dell'industria cinematografica, specializzandosi in numerosi film d'azione, con le sue caratterizzazioni di istruttore espertissimo e valido conoscitore delle arti marziali.
Debutta nel 1970 in Xie fu men di Huang Feng, dove conosce il suo migliore amico l'attore e regista Sammo Hung Kam-Bo, che sarà anche il regista che maggiormente lo sfrutterà negli anni a venire. La sua gavetta proseguirà con Thunderbolt (1970) di Chen Kuan Tai e I 12 medaglioni (1970) di Cheng Gang, seguiti dal primo film con Lo Wei, altro importante pilastro cinematografico nella sua carriera di attore. Wu hu tu long (1970) è la prima collaborazione fra i due che proseguirà con Tian long ba jang (1971), accanto a Nora Miao e a tutti quei film che lo affiancavano al grande Bruce Lee, con il quale strinse un'ottima amicizia. Il furore della Cina colpisce ancora (1971) e Dalla Cina con furore (1972) lo fanno conoscere anche all'estero, soprattutto in America, anche se non debutterà mai come interprete in terra straniera.
L'avventura con Lo Wei continua con Leng mian hu (1973) e Tie wa (1973) e si interrompe solo perché Tien viene diretto da un altro grande regista, John Woo, in Nu zi tai quan qun ying hui (1974) e Shao Lin men (1976). Poi a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, l'amico Sammo debutta alla regia e James Tien ne diventa l'attore feticcio: San de huo shang yu chong mi liu (1977), Diao nu (1978) e L'ultimo combattimento di Chen (1978). Stesso discorso per Jackie Chan che nel 1980, da attore passa a regista con Jacky Chan - La mano che uccide e lo chiama sul set: tutti cambiano registro di professione, solo James Tien rimane fedele alla sua passione: la recitazione.
Continua il suo sodalizio artistico con Sammo ne La gang degli svitati (1985), Bambole e botte (1985, dove divide il set con Michelle Yeoh, e La prima missione (1985). Con l'arrivo degli anni Novanta e alcune performances legate ad altri autori commerciali cinesi, James Tien decide di ritirarsi, sparendo completamente dalla circolazione. Il suo ultimo film, nel ruolo del leader di una banda di banditi è in Yat do king sing (1993), guarda caso, proprio diretto dall'immancabile Sammo.
