Conosciuto negli Stati Uniti per la sua satira caustica sui doveri della paternità e della vita familiare, Louis C.K. è un habitué dei comedy club dalla fine del 1980. Spaziando ben presto le sue attività, dalla sceneggiatura alla recitazione, dalla regia alla produzione, questo comico dai capelli rosso fiamma non ha mai smesso di sferzare la società contemporanea, al motto di "tutto è fantastico, nessuno è felice", sintetizzando con le sue battute le ansie e le inquietanti idiosincrasie dell'uomo medio odierno.
Comico e sceneggiatore di programmi televisivi di varietà
Louis Szekely nasce a Washington il 12 settembre 1967 da madre ingegnere informatico e padre economista, incontratisi all'Università di Harvard. Subito dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce in Messico, paese di cui il padre è originario. Louis vive a Città del Messico fino all'età di sette anni, per poi tornare negli Stati Uniti, a Boston. Il suo cognome risale alle origini ungheresi del nonno paterno e il suo nome d'arte deriva da una pronuncia approssimativa in lingua inglese di questo cognome, così complicato per gli americani. Quando Louis ha dieci anni, i suoi genitori divorziano e lui e i suoi tre fratelli vengono cresciuti dalla madre a Newton. È in questo periodo che Louis scopre la sua propensione per la comicità, appassionandosi, anche grazie alla madre, ai lavori dei comici Bill Cosby, Richard Pryor e George Carlin. Dopo il diploma alla Newton North High School, lavora come meccanico a Boston, prima di trovare il coraggio di esibirsi come comico. Il suo primo tentativo risale al 1984 in un comedy club, durante uno spettacolo aperto alle esibizioni del pubblico, in cui gli vengono concessi cinque minuti di tempo, ma con solo due minuti di materiale a disposizione. Questa difficile esperienza lo tiene lontano dal palco per due anni. In seguito ritrova il coraggio e inizia a esibirsi in spettacoli comici a pagamento, tra cui le aperture degli show del cabarettista Jerry Seinfeld. Quando si trasferisce a New York, nel 1989, ha finalmente l'occasione di compiere il grande salto, iniziando a esibirsi in diversi show comici televisivi, come Late Show with David Letterman, Late Night with Conan O'Brien, Lopez Tonight, The Tonight Show with Jay Leno e Jimmy Kimmel Live. Amato dal pubblico e dai suoi stessi colleghi, C.K. ha poi deciso di mettere il suo talento al servizio del dietro le quinte, lavorando come sceneggiatore di svariati programmi televisivi, tra cui Late Night with Conan O'Brien (1993-2009), The Late Show with David Letterman (1994-1995), The Dana Carvey Show (1996), Chris Rock Show (1997-1999) - per il quale è stato candidato tre volte agli Emmy Awards, vincendo il premio per la migliore sceneggiatura di varietà nel 1999 -, Saturday Night Live (1997-2007) e Cedric the Entertainer Presents (2002-2003).
Regista, sceneggiatore e attore al cinema
Nel 1998 C.K. scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Tomorrow Night, un film indipendente in bianco e nero, presentato al Sundance Film Festival, bizzarra commedia incentrata su un uomo solitario che sposa una donna anziana, ma decide di lasciarla poco dopo le nozze, solo perché si rende conto che lei ha troppi bagagli con sé. Nel 2001 collabora alla sceneggiatura della commedia Ritorno dal paradiso di Chris Weitz e Paul Weitz, ma soprattutto scrive e dirige Pootie Tang - International Superstar, commedia nata dagli sketch del Chris Rock Show, con lo stesso Chris Rock nel cast, storia di un cantante di Chicago che combatte il male. Il film ha ricevuto recensioni negative dalla critica, ma ha ottenuto lo status di cult tra il pubblico. Nel 2005 C.K. ottiene un piccolo ruolo nel drammatico London di Hunter Richards, incentrato su un uomo che, distrutto dalla fine della sua relazione con una donna sexy e affascinante (interpretata da Jessica Biel), affoga la sua disperazione nelle droghe e nell'alcool. Nel 2006 il comico scrive, dirige e interpreta Lucky Louie, una sitcom basata sulla sua vita familiare. La serie, trasmessa dalla HBO e registrata davanti a un pubblico dal vivo, ha suscitato scandalo per il suo linguaggio volutamente provocatorio e volgare e le scene di nudità, tanto che l'emittente ha deciso di cancellarla dopo la prima stagione. Nel 2007 C.K. scrive a quattro mani, con l'amico Chris Rock, la sceneggiatura della commedia sentimentale sui compromessi del matrimonio Manuale d'infedeltà per uomini sposati, diretta e interpretata dallo stesso Rock. L'anno successivo torna davanti alla macchina da presa con un ruolo secondario nella commedia Welcome Home Roscoe Jenkins di Malcolm D. Lee, sulle difficoltà di un popolare conduttore televisivo che ritorna a casa, dopo anni di assenza, per festeggiare l'anniversario di matrimonio dei genitori. Nel 2009 lo vediamo, nei panni di Greg, nella commedia fantasy The Invention of Lying (2009) di Ricky Gervais e Matthew Robinson, ambientata in un mondo in cui tutti dicono la verità, fino a quando uno scrittore mente per la prima volta e usa le bugie per soddisfare i suoi interessi. Nel 2009 recita in cinque episodi della serie televisiva della NBC Parks and Recreation, nel ruolo del rigido ufficiale di polizia di cui si invaghisce la protagonista Leslie Knope. Nel 2010 la rete FX trasmette Louie, la nuova serie televisiva ideata, scritta, diretta, interpretata, montata e prodotta da C.K. La serie, contrassegnata dal suo consueto linguaggio provocatorio e tagliente, mostra le sue performance da comico stand-up, intervallate con situazioni ispirate alle sue esperienze di vita al di fuori del palco, in particolare alla sua condizione di genitore divorziato (ha avuto due figlie dal matrimonio, finito, con l'artista e pittrice Alix Bailey). Questa volta promossa dalla critica, Louie si aggiudica tre nomination agli Emmy Awards 2012, come migliore regia, sceneggiatura e interpretazione comica. I temi affrontati nella serie sono molteplici, come il divorzio, il sesso, la depressione, l'orientamento sessuale e il senso di colpa cattolico. Sempre nel 2010 il comico lavora a uno special televisivo, Louis C.K.: Hilarious, il primo lungometraggio su un'esibizione comica stand-up a essere presentato al Sundance Film Festival, in cui C.K. inveisce su argomenti della quotidianità, come l'impazienza della gente, la paternità e il suo peso corporeo. Nel 2013 ottiene un piccolo ruolo in Blue Jasmine di Woody Allen, storia di una donna sull'orlo di una crisi di nervi, dopo la scoperta che il marito è un fedifrago truffatore. C.K. inizialmente era stato scelto per il ruolo che poi è andato ad Andrew Dice Clay, perché definito da Allen "troppo dolce e gentile per interpretare quel ruolo". Il regista gliene ha poi offerto un altro. Nello stesso anno lo vediamo nel ruolo di Stoddard Thorsen in American Hustle di David O. Russell, che racconta l'operazione "Abscam", creata dall'F.B.I. verso la fine degli anni Settanta per indagare sulla corruzione dilagante nel Congresso degli Stati Uniti e in altre organizzazioni governative. Nel 2015 sarà invece nel cast del biopic sullo sceneggiatore ribelle di Hollywood L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo.