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Guglielmo Favilla

Guglielmo Favilla è un attore italiano, regista, sceneggiatore, è nato il 24 maggio 1981 a Livorno (Italia). Al cinema il 11 luglio 2024 con il film Non riattaccare. Guglielmo Favilla ha oggi 43 anni ed è del segno zodiacale Gemelli.

Una voce nella mischia

A cura di Veronica Ranocchi

Non solo attore, ma anche regista, Guglielmo Favilla vanta un curriculum che comprende un insieme di collaborazioni nazionali e internazionali in più ambiti.

Gli inizi e il teatro
Livornese, classe 1981, Favilla si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia dopo aver frequentato per un anno l'Accademia Achille Togliani e si impegna (e divide) fin da subito tra cinema, teatro e tv. Inizia a teatro nel 1999 con "Rumori fuori scena" di M. Frayn per la regia di Emanuele Gamba. Sempre diretto da Gamba, l'anno dopo è ne "L'Orestea" di Eschilo. Nel 2003 è ne "L'orso" di Checov diretto da Natalia Svereva. Dopo due anni, nel 2005, è ne "La disputa" di Marivaux diretto da Alvaro Piccardi e in un ciclo di spettacoli teatrali a opera de I Licaoni.
Ma questi sono anche gli anni in cui comincia ad avventurarsi nel cinema e nella televisione. Si allontana quindi dal teatro per alcuni anni per tornare sulle scene nel 2011 con un suo monologo "Archi riflessi", diretto insieme a Gianluca Jodice. L'anno dopo è ne "La commedia di Orlando" diretta da Emanuela Giordano. Tra il 2013 e il 2015 è co-protagonista nello spettacolo "Gli ebrei sono matti" di Dario Aggioli e nel 2016 e 2017, diretto da Alessandro Benvenuti, è nella commedia "Odio Amleto".

Il debutto sullo schermo
Dal 2005 tenta l'avventura fuori dal palcoscenico, ma davanti alla macchina da presa.
Il primo tentativo è la commedia Kiss me Lorena da lui diretta insieme ad Alessandro Izzo nella quale interpreta Anthony Tony Marroni. L'anno dopo è doppiamente impegnato, prima con Piano 17 dei Manetti Bros., poi con 4-4-2 Il gioco più bello del mondo di Roan Johnson, Michele Carrillo, Claudio Cupellini, Francesco Lagi. Nonostante i piccoli ruoli, Guglielmo Favilla riesce a farsi notare e a cominciare ad accumulare una serie di impegni, tra piccolo e grande schermo, tanto che entra nel cast di L'estate del mio primo bacio di Carlo Virzì nel 2006 e nel 2007 si ritrova a doversi alternare tra la commedia per il cinema Non c'è più niente da fare di Emanuele Barresi, il film per la televisione Crimini di Andrea Manni e la miniserie Graffio di tigre di Alfredo Peyretti.
Riesce poi a ottenere piccoli ruoli anche ne L'ispettore Coliandro 3 e ne I liceali 2, entrambi nel 2009 e in Ho sposato uno sbirro del 2010. 2010 che è anche l'anno in cui è co-protagonista del cortometraggio di Fabrizio Provinciali, La mucca, il manzo, non è questo il punto, speaker/narratore nel cortometraggio animato di Antonio Zucconi, Il pianeta perfetto, ma anche tra gli interpreti, seppur secondari, de La prima cosa bella di Paolo Virzì.

Una presenza costante
Ma è dal 2011 che la sua presenza si fa sempre più costante sullo schermo. Se con Roan Johnson e il suo I primi della lista, Favilla ha un ruolo più marginale, è, però, co-protagonista in due film per il cinema. Il primo è l'horror Eaters di Marco Ristori e Luca Boni, a proposito di un mondo governato dai morti viventi con due cacciatori umani alla ricerca di cadaveri per esperimenti scientifici che possano trovare risposte alla pazzia circostante. Il secondo è il thriller Circuito chiuso di Giorgio Amato, sulla sparizione della ventitreenne Francesca Pardi, sulla quale indagano, dopo mesi di inutili ricerche da parte delle forze dell'ordine, due suoi amici, Claudia e Daniele.
Nel 2014 dopo il ruolo secondario di Toni Riccobono nel film tv A testa alta - I martiri di Fiesole di Maurizio Zaccaro, riesce a ottenere anche un piccolo ruolo nel film Smetto quando voglio di Sydney Sibilia che gli permette di mettere in archivio l'ennesima partecipazione a un film italiano di grande successo.
Notato già più volte da Roan Johnson, il regista, nel 2015, lo sceglie non solo per il cinema per Fino a qui tutto bene nel ruolo di Andrea, ma anche per la televisione, nello specifico per il ruolo ricorrente del poliziotto Govoni nella seconda stagione de I delitti del Barlume. Nello stesso anno Favilla è anche nella serie tv diretta da Manetti Bros. Rex 8.
Nel 2017, dopo una piccola parentesi che lo riporta al cortometraggio, diretto da Alessio Lauria per "A mezzanotte", Favilla è impegnato su più set, sia su quello di Paolo Taviani per il suo Una questione privata, sia su quello internazionale di Tutti i soldi del mondo che vede alla direzione Ridley Scott.
Dopo la parentesi internazionale i due titoli ai quali prende parte sembrano quasi strizzare l'occhio alla sua recente partecipazione hollywoodiana. L'ospite (non a caso reduce dall'essere "ospitato" in un set straniero) di Duccio Chiarini, su una coppia in crisi, e Sono tornato, come in una sorta di avviso al pubblico e agli addetti ai lavori, di Luca Miniero sull'ipotetica resurrezione di Benito Mussolini nell'Italia di oggi.
Nel 2020 fa parte del cast del film Il talento del calabrone di Giacomo Cimini su un imprevisto a seguito di una chiamata molto particolare in radio, l'anno dopo è nel primo capitolo di Diabolik dei Manetti Bros. E in quello ancora successivo è Jerry nell'horror di Dario Argento Occhiali neri.
Pronto a collaborare nuovamente con i Manetti Bros. Per il loro U.S. Palmese, è anche nel cast del primo lungometraggio a essere scritto interamente da un'intelligenza artificiale, Il diario di Sisifo di Mateusz Miroslaw Lis, e del film Twinky Doo's Magic World di Alessandro Izzo.

Non solo cinema e tv
Definire Guglielmo Favilla come un attore e un regista di cinema, tv e teatro è sicuramente riduttivo. L'artista, oltre che sceneggiatore e montatore, ha anche preso parte ad alcuni spot pubblicitari ed è doppiatore. Il particolare uso della voce che gli ha permesso di doppiare diversi corti animati e non solo lo comincia a sperimentare subito dopo l'inizio della collaborazione con il gruppo cine/teatrale indipendente I Licaoni, attivissimi sul web. Tra i titoli si possono citare: "Il pianeta perfetto", "Training autogeno", "Preti" (candidata al David di Donatello nel 2013), "Homo Homini Bisonte" e "Ancora preti", tutti diretti da Astutillo Smeriglia. A questi va aggiunto anche "Framed" del 2017 diretto da Marco Jemolo.

Prossimi film

Drammatico, (Italia - 2023), 92 min.

Ultimi film

Horror, (Italia, Francia - 2022), 90 min.
Commedia, (Italia - 2018), 100 min.
Commedia, (Italia, Francia - 2018), 94 min.

News

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